Lug 12, 2024

Busting the bankers’ club. Finance for the rest of us

Lunedì 10 giugno, alle ore 16 in SVIMEZ (via di Porta Pinciana, 6 – Roma) si terrà la presentazione del libro di Gerald Epstein “Busting the bankers’ club. Finance for the rest of us”. Ne discuteranno con l’Autore: Alberto Zazzaro, Ordinario di Economia politica Università degli Studi di Napoli Federico II; Giovanni Ferri, Ordinario di Economia politica Università LUMSA; Olivier Butzbach; Associato di Economia Università della Campania Luigi Vanvitelli. Coordina l’evento Adriano Giannola, Presidente SVIMEZ. Per partecipare accreditarsi a segreteria@svimez.it Sarà possibile seguire la presentazione sul canale YouTube SVIMEZ. Gerald Epstein è professore di economia, codirettore e fondatore del Political Economy Research Institute presso l’Università del Massachusetts Amherst. Autore di The Political Economy of Central Banking. Contested Control and the Power of Finance. Nel volume che si presenta, Busting the Bankers’ Club. Finance for the rest of us, l’autore analizza le molteplici modalità con le quali il Club dei Banchieri degli USA ha messo in ginocchio l’economia globale nel 2007 e nel 2020. In entrambe le occasioni, il governo degli Stati Uniti ha salvato le banche lasciando al Club il loro controllo. La penetrante analisi di Epstein dei fallimenti del sistema finanziario, propone lo smantellamento del Bankers’ Club e – come detta la Costituzione USA – il pieno ripristino del “duplice mandato” della Federal Reserve, affrancata dai condizionamenti che la rendono ostaggio del Club di suoi vigilati. Il testo offre seri argomenti di riflessione sul governo del sistema, sui rischi cui è esposta la “biodiversità” del mercato del credito federale. Il fondamentalismo interessato al consolidamento bancario-finanziario tanto caro al Bankers’ Club capace di imporsi alle Banche Centrali (BCE inclusa, costretta dal mandato “unico” alle “politiche non convenzionali” indispensabili all’Euro, e non a governare economia e lavoro. Smantellare il Bankers’ Club, i suoi effetti distorsivi che la centralità USA trasmette a scala ben più ampia di quella federale, richiede obiettivi e strumenti che sono evocati dall’ampia analisi di Epstein, legittimati dai territori, resilienti e vitali, per consolidare i quali è indispensabile il complemento di strategia federale a supporto, che vada oltre interventi “compensativi” quali il Community Reinvestment Act, mirati a riportare la Federal Reserve alla piena autonomia (non l’indipendenza-alibi del Bankers’ Club, precisa Epstein) che la abiliti a interpretare il suo “doppio mandato” costituzionale.

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